Se osserviamo bene il nostro agire quotidiano, vediamo come la nostra educazione dalla nascita, ci ha intrappolati in vari modi di espressione, abitudini che poi crediamo ‘nostre e vere’ e ci aggrappiamo a un pronome fasullo – certo, utile per comunicare, ma già illusorio.
Si deve anche vedere con chiarezza che NON siamo nemmeno il… testimone! Siamo oltre, oltre anche al nulla… – ecco… l’inconcepibile (questo la mente non lo sopporta e trova qualunque trucco per distoglierci da questo atteggiamento)
Lo vedo sempre più chiaro e nelle vicende giornaliere, non solo mie. L’astrologia transpersonale dopo anni di ricerche nel quotidiano e di molti… mi ha confermato totalmente – non per ‘sentito dire‘ o altro – che effettivamente nel nostro momento di nascita TUTTO è già dentro all’ologramma e basta tirare il filo del gomitolo (dell’apparente spazio-tempo!) che gli eventi confermano il dato di fatto. Non è fatalità, karma, ecc. solo la conferma effettiva che lo spazio-tempo e un’origine!… NON sono mai esistiti, ma sono solo apparenze transitorie e che… nell’ attimo trovi tutta … la maya! Allora è più facile… lasciar andare il ’’falso’’ come ci ripete sempre Nisargadatta! Fanno sorridere le ’astrologhe-veggenti’ che ’prevedono’ un… futuro…! Invece tutto è già lì su un bel piatto… c’è solo da servirsi e poi buttare anche il piatto.
Ecco perché è importante, vedendo questo, che ci districhiamo dallo spettacolo teatrale che ci ‘appare’, ma che non siamo e che non ci appartiene. È una prova lampante! Non solo del ’sentire dentro intuitivo’, ma un dato di fatto accertato dalla scienza.
Soprattutto grazie alle vicende del quotidiano della vita, gli eventi, anche dolorosi, si dovranno vedere come ‘specchi’ di quanto abbiamo ancora nelle tasche dell’inconscio e solo prendendone coscienza possiamo annullarli e farli ritornare nel cesto dell’irrealtà. Ecco che ‘lasciare il falso’ diventa una realtà vissuta e non solo belle parole spirituali!
Non c’è bisogno di uno psicoterapeuta, gli eventi difficili sono il segnale che dobbiamo andare a scovare il non-visto e quindi ci casca addosso per sentirlo e far tornare a galla… la memoria bloccante. Esempio,(ma si potrà interpretare a seconda di ognuno) se mi faccio derubare – anche più di una volta – che cosa ho cercato di trattenere per sentirmi protetto o altro? Se mi sento maltrattata – criticata sempre da un marito, non vedo ancora che sento solo di non valere nulla…ecc.
Siamo spettatori-attori del film che ci siamo creati. Da chi? da… nessuno! quando abbiamo ben ripulito il non-visto, il ‘falso’! automaticamente il ’salto nell’infinito che siamo’ accade da solo.
C’’è da vedere anche che le ’parole’ sono solo il ‘traghetto’ per giungere alla riva… (che già siamo). Si tratta poi di rimandare indietro o dimenticare il ’traghetto’ che diventa un impaccio e ci fa rimanere nel ‘discorso mentale’ mentre si tratta di fare il salto ‘oltre il testimone’ a cui ancora ci aggrappiamo. Si tratta di dis-identificarsi da TUTTO il ‘falso’ e quindi non continuare a compiacersi di aver ‘capito tutto’ ed abbeverarsi ancora di parole, parole, dicendo:
– Non sono quello che osservo e nomino, sono… l’inconcepibile! – e invece… trastullarsi nel quotidiano in tutto ciò che ci piace, ci fa sentire importanti o al contrario avviliti e tristi.
E’ un doppio imbroglio.
Certo, occorre una vigilanza enorme, piena di… entusiasmo nel gettare nel fuoco della realtà tutto il conosciuto, pur servendosene, ma come in un film che guardiamo, ma di cui siamo anche…attori, che piangono, ridono, ma sanno SEMPRE che recitano un copione fin dal momento del concepimento-nascita, ma non sono mai stati ’quello’!
Il sole nel lago?