-Tutto il vissuto rimane com’è, ma sei libero ”dentro”-. Che cosa significa quest’affermazione? Avendolo sperimentato di persona, e analizzato il processo, posso affermare che da bambini – molti lo dimenticano o riappare brevemente – non vi era separazione psichica tra madre e figlio, da gestante e feto e così rimane per qualche tempo in seguito. O riappare nonostante le ripetute ‘’istruzioni’’:
-Tu sei Paolo o Concetta, il bambino che ora vedi allo specchio sei ‘’tu’’- l’uccello che vedi volare in cielo è Là… fuori, ecc.-
Il mondo che appare alla visione infantile assume forme precise e nomi, si oggettiva, si ’’conosce’’ e quindi tutto appare FUORI, diviso, estraneo. Si esce dal paradiso terrestre dell’unità divina che siamo. Risultato? PAURA, che genera controllo, potere e autorità esterna. Per alcuni quest’unità totale col TUTTO-a cui danno il nome di DIO (coscienza unica ecc.) rimane. Nessuna separazione: tutto è Dio e me stesso incluso. Ma guai a ripeterlo altrove. Il risultato? Si va in psichiatria, diretti. Si diventa un robot senza emozioni, rovinati, ma da chi o che cosa realmente? Se crei un individuo separato dal mondo, assumi il controllo e questo ha fatto creare e degenerare le religioni (di amore e unità), ma ufficiali, in strumenti di potere, basati sulla paura – che è solo il sentirsi ‘’divisi’’ dal resto del creato. Qualche mistico ci ha provato a raccontarlo, ma appena avuti seguaci (come s.Francesco) ha dovuto poi sottomettersi al potere ecclesiastico in occidente ed… ecco l’hanno fatto SANTO = sei mio!-
Inoltre nella vita attuale, il bambino che si sentiva “nulla e tutto’’ si è sottomesso e ha creato mille paure, malattie strane ecc.
Una mia compagna di classe che si esprimeva sinceramente su questo e non si conformava al dictat scolastico e parentale, l’hanno rinchiusa come schizofrenica, imbottita di medicine e ne è uscita come un perfetto robot senz’anima. Altri casi davvero simili me l’hanno confermato.
Un impiegato mandato in Portogallo per lavoro aveva spesso ‘’visioni di Dio’’ e felice, lo raccontava: risultato, l’hanno rinchiuso in una clinica psichiatrica per quindici giorni e ne è uscito totalmente senza più alcuna emozione, una marionetta o quasi. Mi scrisse disperato, non si riconosceva più, era rovinato in tutti i sentimenti e anche nella sua beatifica visione di… Dio!!!
Certamente ci sono casi che mettono in pericolo il paziente e la famiglia, anche per altre ragioni, ma ogni caso va approfondito.
Se vedi il mondo non totalmente come… tutti i cosiddetti normali(?) questo genera diffidenza e paura e non si va oltre.
Anhaloniumm lewinii o peyote (che dà la vera visione)
-Meglio tacere – ripetevo a me stessa, anche da ragazza.
Un noto psichiatra franco-brasiliano – Pierre Weil, che aveva una clinica in Brasile, raccontava di un ragazzo venuto da lui con la madre e dichiarato schizofrenico. Dopo qualche scambio preliminare, il ragazzo esclamò che non voleva essere registrato! Weil assicurò che non aveva registratori di nessun tipo. Il ragazzo insisteva. Poi lo psichiatra aprì un cassetto e cosa vi trovò? Un registratore spento, ma presente! Questo cambiò molto la sua visione dei casi esaminati. Per lo schizofrenico non vi è vera separazione tra lui e il… resto del mondo circostante, ma è evidente che si tratta di modellare il sistema, in modo da poter vivere nel quotidiano e anche nel… reale sottostante. Si tratta di trovare una via di mezzo per funzionare nel quotidiano, pur accettando di fondo, la Realtà com’è realmente. Ma Ananda Moy fu perfino dichiarata schizofrenica da molti che non capivano i suoi strani improvvisi comportamenti!!
È il mondo ‘’ normosato’’ e flagrante della società che vuol sottomettere – perché lo teme! – chi è DIVERSO o vede la realtà com’è davvero: etichetta il tutto e richiude in un cassetto. Tutto a posto.
Per finire il discorso, ci sono infiniti ‘’medium’’, chiaroveggenti, sciamani ecc. che lo vivono, ma come specialità e ne fanno un gioco di potere, mentre è invece la nostra vera identità di NON-separazione. A cui ognuno può attingere senza timore di essere preso per pazzo!
Nelle società cosiddette primitive, lo sciamano è uno schizofrenico che scende nel suo ‘inferno psico-fisico’ per poi uscirne, traendo l’energia utile e chiaroveggente per essere utile alla comunità.
In Amazzonia (Perù e stati limitrofi) le antiche popolazioni eseguivano il rituale del peyotl, proprio per vivere almeno per qualche tempo la realtà del mondo com’è. Appunto erano rituali sacri, non passatempi per ricercatori di stati inebrianti, che poi finivano male! Conobbi europei che vi parteciparono in quei paesi e furono entusiasti come quelli che vissero l’esperienza dell ’ayahuasca, anche se molto dolorosa, ma purificante. (A. Huxley descrisse magnificamente la sua esperienza col peyotl in: Le porte della percezione).
Inutile dire che a quest’apertura al REALE, si può arrivare senza questi estremi, ma è anche importante vedere che negli individui si può scorgere il riflesso del VERO anche se coperto dal velo del pensiero invadente.
In realtà tutto accade da sé, inutile credere a nostre decisioni, causalità o simili, ma l’importante è “vedere, verificare il falso’’ e questi vari metodi hanno dimostrato le differenze e il modo di trascendere il conosciuto che si rivelava un concetto prodotto da memorie e false credenze.
Ranjit Maharaj dice sempre:-Tutto quello che SAI è irreale, è reale solo quello che NON PUOI SAPERE!-
(la bimba che vola con gli uccelli)