LA SOFFERENZA
Mi hanno chiesto di parlare della sofferenza. Non so se è per dire come soffrire o invece come liberarsene. Non c’è molto da dire tranne che chiedersi…CHI soffre? Alcuni diranno che è l’ego a soffrire, ma ciò non è vero. Che cos’è l’ego? Il pensiero-IO: l’IO è solo un pensiero e non esiste. E così non esiste un ego, allora CHI soffre? La vostra vera natura è Realtà Assoluta, Coscienza pura. Allora chi rimane per soffrire? La Coscienza pervade ogni cosa: non vi è Coscienza e…qualcos’altro. Vi è solo Coscienza, perciò come potete soffrire? Quello che intendete come sofferenza è solo in quanto il mondo non gira secondo i vostri voleri. Soffre forse un animale? Anche se è malato o sta morendo è solo un’esperienza nella coscienza. Allora, non vi è nessuno che” soffre ‘’. Ci hanno lavato il cervello fin dall’infanzia per farci credere che alcune cose ci rendono felici ed altre ci fanno…soffrire. È una credenza come un’ipnosi che ti fa pensare che soffrirai. Se soffri perché stai morendo, è un errore. Nessuno muore. Non vi è nulla che sia una morte. Vi è solo vita eterna e siete Quello… perciò la sofferenza non esiste, non è mai esistita e mai esisterà. Se vivete nel momento, siete spontanei e NON reagite alle condizioni, come potete soffrire? È solo quando reagite alle condizioni che vi accadono, che soffrite. Finché credete di essere un corpo, dovrete far conto delle condizioni. Quando realizzate che non siete l’agente, che non siete né il corpo né la mente, non rimane nessuno che soffra, non rimane nessuno che sia infelice. Di conseguenza dovete identificarvi con la Realtà e perdere l’identità nella Realtà. Allora non soffrirete mai. Finchè siete identificati a un corpo, anche il mondo sarà reale, l’universo sarà reale e Dio sarà reale. Allora dovrete oltrepassare la sofferenza, pregando Dio e se pregate correttamente, Dio avrà pietà di voi e vi toglierà la sofferenza. Ma che razza di Dio è ? Se può toglierti la sofferenza, potrà anche dartela. Un Dio come quello non esiste! Dio, guru e Sé sono una sola cosa. Voi stessi siete quello: se non lo accettate dove prendervela con il mondo. E prendersela col mondo significa sempre arrivare alla cosiddetta sofferenza. Così appare. Il pensiero IO vi ha fatto credere che vi è un ego, una mente, un corpo, un mondo, un universo e un Dio. Dovete avere a che fare con tutte queste cose, perché non avete riportato il pensiero IO fino al …cuore! Lo vedete questo? Se non rintracciate l’IO in questo modo, soffrirete sempre- L’IO s’identifica con i fenomeni mondani. Se soffrite cercherete sempre qualcuno che vi allevi la sofferenza. Così cercherete un guru, un guaritore o qualcuno che vi tolga da quell’infelicità. Ma se seguite quest’approccio, se vi si toglie un tormento, un altro si presenterà in seguito. Non c’è fine in questo. I samskaras (memorie) vi perseguiteranno ancora e ancora, in ogni direzione: non saprete mai quello che vi aspetta in futuro. Se tentate di alleviare la sofferenza, sbagliate, poiché cercate di attenuare ciò che…non è mai esistito! Siete voi a creare la situazione problematica. Come se, avendo un tumore sul braccio, il dottore invece di investigarne la causa, ve lo taglia. Il mese dopo il tumore ricresce sull’altro braccio e il dottore ve lo taglia, poi ricresce sulla gamba e lì vi amputa anche la gamba! Poi cresce sulla testa e via!… non esistete più! Il dottore vi ha fatto un favore! Ecco cosa succede quando cercate di alleviare i problemi. State giocando a rimpiattino. Fa parte di leela o maya. Vi intrappolate nella maya, giocando con voi stessi. Allora come fare? Dovremmo ignorare il dolore, la sofferenza, i problemi. Non trattateli direttamente, ma cercate il Sé, che voi già siete realmente! Avendo riscoperto il Sé, i problemi non ci sono più. Non si può avere il Sé che tutto pervade e…i problemi! Non c’è posto per entrambi. O l’uno o l’altro. Non potete identificarvi coi problemi, la sofferenza e l’illusione, cercando di controllare le cose con mezzi esterni, ma li dimenticate e tornate all’interno, tuffandovi in profondità nel centro del cuore dove c’è pace. La scelta è vostra. Sempre. Quando sentiamo di guaritori del genere di Gesù o altri, non sappiamo quello che è successo in seguito, dopo la guarigione. (del resto i veri saggi confermano che è la “fede” del malato a farlo guarire, non loro!) Quanto è durata? Alcuni riferirono che le cose peggiorarono, dopo alcuni mesi. Le cosiddette guarigioni sono attività da asilo infantile. Tutti vogliono star bene. Perché? Pensano che non riescono a sopportare il male che è insopportabile. Ma CHI pensa che è insopportabile? Tutto quello che dovete fare è liberarvi dal ’’pensatore’’, non dal problema, ma dal pensatore!!!
Siete stati indottrinati dall’infanzia a credere che alcune cose sono insopportabili e a meno che la vostra vita non scorra in un certo modo, nulla è giusto. Pensate un attimo soltanto se un bambino fosse educato a credere che il cancro è una buona cosa, una benedizione, anzi di cercare magari di ottenerlo. Un bambino simile che lo credesse, anche avendo un giorno il cancro, non soffrirebbe. La mente ha preso possesso della sofferenza: così per tutti i vostri problemi e dolori. Sono faccende mentali attaccate al corpo. Ma non vi è realmente nessuno che davvero soffra. Avendo ben capito questo, funzionerete lo stesso e sarete liberi. (questo non toglie che vi curiate, ma è l’atteggiamento che deve cambiare, anche Nisargadatta lo ripeteva- n.d.tr.). Se continuate a credere al vostro male, perdete energia, poiché credete fermamente che il problema esiste. Dovete realizzare che il problema fa parte della vostra immaginazione, anche se sembra reale. Pensatelo come un sogno: se state per morire di cancro e io vengo a dirvi che :
– Non è vero! state sognando, identificatevi con il Sé. Svegliatevi! -…mi direte che sono pazzo.
– Non vedi tutti questi tumori sul corpo, mi hanno dato pochi giorni di vita, e tu mi vieni a dire che starò bene?!
– Non ti dirò che starai bene, ma che stai per…svegliarti! Quando ci si sveglia, non c’è questione di star bene o male!
Continuerete a correre da guaritori o sciamani, invece di cercare il vero Sé, in voi stessi. Poi vi svegliate e il sogno scompare, il male, i dottori, io stesso, siete liberi. Lo stesso dicasi per la vostra intera vita adesso. Tutto quel che accade proviene dalla vostra mente. Mi direte che ora sperimentate un mondo ”esterno”a voi. La mente ha creato un mondo che appare esterno, proprio come fa nel sogno notturno: è lo stesso, in cui le vicende sorgono nel vostro interno, anche se appaiono ‘’fuori’’ da voi stessi. Non vi è inizio al vostro sogno, sia notturno che diurno. Non c’è l’inizio da Adamo e Eva, no? Il sogno comincia e basta. Vi siete attaccati a questa illusione che vi sembra reale. Essa aumenta, più vi identificate con questo. Ogni volta che vi attaccate emozionalmente a persone o cose, il sogno diventa più reale e così i problemi connessi: diventano dogmi.
Mi direte: -Dal sogno notturno mi sveglio, non da questo, che per me è reale.-
Chi vi dice che non potete svegliarvi? È solo un sogno apparentemente più lungo.
Prima di lasciare il vostro corpo, identificatevi con il vero Sé, e che mai siete stati diversi o lontani dalla Pura Presenza, Vacuità, la vostra vera natura. Allora che fare? Lasciate il mondo a se stesso e domandatevi a ogni problema, dal mal di pancia ad altro: -A CHI è arrivata questa illusione? -la risposta è:- SONO IO:- Chi è questo IO che sperimenta il problema? Da dove è arrivato questo IO? Qual’è la sua ‘’sorgente’’? Ecco la parola chiave. Non è venuto da nessuna parte perché NON è MAI esistito. Rintracciatelo fino al centro del cuore, nella parte destra. Realizzerete anche che nel sonno profondo esso non è mai apparso, (non dite certo:’’Sto dormendo profondamente’’, no?): dove mai si era cacciato in quei momenti? Al risveglio la mattina dite: ”IO ho dormito”- L’ IO da dove è venuto? Proviene dal petto e in seguito va al cervello e diventa il ’’pensiero IO’’, s’identifica con un corpo-mente a cui vi attaccate e così un mondo vi appare che credete reale. Noterete anche che quando andate a dormire questo IO diventa sempre più debole e torna al centro del cuore. Se per caso non vi addormentate ed esso torna nel cuore da dove è venuto, che cosa succederebbe? Sareste Pura Coscienza. Sareste come la lavagna sulla quale si scrive e disegna e poi si cancella. Essa non cambia mai. Solo le immagini cambiano.
Se permetteste all’IO di rimanere nel centro spirituale del cuore, sareste svegli al reale, e liberi: si tratta di continuare a chiedersi ’CHI sono’? A CHI succede questo o quello? CHI è intrappolato nella maya?….e di seguire il filo fino al cuore. Sarete in una nuova dimensione oltre sonno e veglia. Ecco il cosiddetto ”sahaja samadhi” sempre sveglio al reale, in modo permanente. Essere la lavagna su cui il mondo disegna ogni cosa mutevole, ma rimanete sempre gli stessi. Avete quindi la scelta: continuare a considerare reali, gli avvenimenti, le persone e cose che si sovrappongono al vostro Sé, reagendo o cercando di risolvere questo o quello, oppure entrare in voi stessi. Malgrado questo apparirete come tutti gli altri, ma all’interno tutto è cambiato.
In realtà c’è solo pace e armonia.
Tutti i sistemi, pratiche ecc. fanno parte della mente.
Allora non siete il’’sognatore’’: liberatevi dall’ IO e il resto seguirà da sé.