Integrare l’ombra…
Siamo sotto ipnosi senza rendercene conto. C’è un famoso esperimento su un paziente fatto da un ipnotizzatore e psichiatra (dr. Bernheim): al soggetto in stato di trance ipnotica viene suggerito di alzarsi, prendere l’ombrello accanto, aprirlo e metterlo sulla testa. Al segnale convenuto, il paziente si alza e esegue l’ordine accuratamente. Alla domanda :-Perché l’ha fatto?- egli risponde:- Volevo solo vedere a chi appartenesse.- In altri casi le risposte erano diverse, ma tutte inspiegabili, perché in realtà non sapeva proprio perché l’aveva fatto: la sua vera ragione era…inconscia. Psicanalisti, da Freud in poi hanno cercato le più svariate ragioni, senza trovarne. La vera ragione del bisogno di agire in un certo modo non era chiaro. Così succede alle nostre azioni giornaliere cui diamo una ragione che ci sembra valida, ma in realtà non lo è veramente. Si tratta anche di indagare a livello del cosiddetto lato ”Ombra”, quella parte della psiche, non accolta consciamente, che abbiamo proiettato sull’ambiente, sulle persone accanto, ecc.e che è diventata un boomerang contro noi stessi. Siamo un tutto unico, ma alcune parti di noi si trasformano in un dualismo di repressione-proiezione che restringe la nostra pienezza e cui ci identifichiamo, creando aspetti alienanti e bloccanti e che aumentano il dualismo apparente. Si crea quindi a livelli dell’ego, un livello di ”Ombra” tanto che sia il corpo( malattie ecc.) che l’ambiente (nemici ecc.) diventano una minaccia potenziale ma costante. È il fattore “repressione-proiezione” che crea una falsa dualità, due mondi invece di uno solo: la parte di noi che non ammettiamo diventa “ombra”, non solo negativa: cattiveria, perversione, attività demoniaca, ma anche le parti positive come l’energia, la forza, il lato angelico o nobile che abbiamo dimenticato e che invece ci appartengono e agiscono, anche se tentiamo costantemente di starne lontani. Poiché crediamo che non ci appartengano, esse continuano a operare, ma le consideriamo appartenenti ad altri e dimentichiamo la loro origine totalmente. La nostra energia ci salta addosso: il nostro potenziale si rivolta contro di noi. L’energia in questione spunta in noi, ma è subito osservata “fuori” e diventa automaticamente qualcosa contro di noi, oppure se è benefica ci appare come una qualità in altri esseri che incontriamo: la sorgente ci appare “esterna” a noi e diventiamo burattini impotenti. Se non viviamo la nostra collera verso qualcuno, questa diventa il mondo in collera con noi o diremo che quella persona ci odia, quando in realtà ci è antipatica, invece di rifiutare una situazione diremo che è la situazione a rifiutarci e ci sentiremo rifiutati o abbandonati. Avremo popolato il mondo di diavoli e fantasmi che ci ossessionano anche. Lo stesso vale per le qualità positive che proiettiamo su qualcuno e che ci farà sentire indegni e senza valore paragonandoci a quello. In realtà: “La bellezza è nell’occhio dell’osservatore”. Così nasce l’amore romantico che vede nel partner quello che invece ha in se stesso e non può vivere senza, poiché teme di non poter mai vivere “senza” il… proprio valore(dimenticato). Tutto quello che ci ripugna e che critichiamo in altri, sono pezzetti di aspetti non riconosciuti in noi(e che non vogliamo ammettere! confermando che stiamo negando un pezzo della nostra autobiografia!): se davvero vuoi conoscere com’è fatto qualcuno, ascolta cosa racconta degli altri. Alcuni esempi saranno utili per capire.
-Giovanni è innamorato di Elsa, che gli ha dato il primo appuntamento a casa sua. Egli suona alla porta e gli apre il padre della ragazza. Egli è molto eccitato e contento, ma quando si trova davanti il padre questa eccitazione si tramuta nella persuasione che il padre lo sta guardando con cattiveria e l’ansia lo invade! Non c’entra la situazione, ma l’intimo di Giovanni. Se lui si re-identifica con la sua euforia per l’incontro, l’ansia scomparirà. Se succede, è bene subito cercare di ritrovare l’emozione iniziale e l’ansia non avrà più ragione di esistere. Osserviamo un bambino che è tutto eccitato per andare al parco giochi, non avrà questi problemi, gli adulti sopprimono l’emozione gioiosa ed ecco le crisi d’ansia e s’inventeranno (Inconsciamente) problemi esterni anche minacciosi. Se si è felici di un viaggio ci s’inventerà il timore o di perdere l’aereo o di qualche altro guaio immaginario.
Filippo vuol pulire il suo garage strapieno, ma al momento buono, la voglia è diminuita: la moglie arriva e domanda se sta lavorando e lui lo prende … come se lei gli imponesse il lavoro! Il suo desiderio è di ventato pressione o imposizione. Se lui non avesse avuto nessun desiderio di far ordine nel garage, sarebbe solo stato abulico o non interessato, ma mai sotto pressione.
Ci hanno inculcato che dobbiamo combattere il male, quando il Cristo diceva di non resister al male. Si tratta di far amicizia con quello che ci appare come negativo, poiché alla fine è qualcosa che abbiamo dimenticato. Ecco perché alcune tendenze anche di lieve antipatia inespressa può diventare aggressività e odio se ci separiamo dall’emozione. Il male e il bene si sono divisi e diventano forze nemiche. Le guerre ne sono la prova evidente, le crociate o la caccia alle streghe. Al contrario se le accogliamo, ritroviamo l’equilibrio e la serenità. (ecco il valore delle frasi di Ho’oponopono per ringraziare e chiedere perdono al prossimo per averci mostrato quanto scartato da noi stessi!).
***!! Una bambina piuttosto ‘diavoletto’ frequentò una scuola di suore molto benpensanti: non faceva nulla di male, ma si sentì esclusa,(‘nessuno mi ama!’) poiché per ottenere accettazione proiettò la propria giocosa ribellione e spontaneità in imposizioni esterne.
Se non siamo coscienti di essere attivi e aggressivi(in senso naturale) troveremo che la gente ci vuol male e proviamo paura. Se siamo in collera col mondo intero-cose che possono capitare a tutti- ci può spingere a lavorare in modo costruttivo, ma se non lo accogliamo diventa il mondo che ci rifiuta: non la viviamo e diventeremo depressi.
Proiezione di qualità positive: gentilezza, saggezza, bellezza, ecc. che crediamo di non possedere affatto. Vedremo supermen dappertutto, ci innamoreremo di un guru, il professore diventerà un idolo…. ecc. Una paziente un giorno donò al suo terapeuta una cravatta celeste, poiché… si armonizzava con i suoi occhi celesti. Il terapeuta le fece osservare che lui aveva occhi marroni ed era lei ad avere occhi profondamente…azzurri!
Per le tendenze negative che scorgiamo in altri, è bene non solo saperlo, ma entrare nella sensazione, invitarla, esprimerla, esagerarla anche, per reintegrarla e quindi riprendere la responsabilità per quello che facciamo a noi stessi. Non appena vediamo che stiamo ritornando alle vecchie abitudini, stare all’erta e ricominciare. Non si tratta di “volere che il sintomo scompaia”, di volere un risultato, ma di reintegrare e ri-dirigere verso di noi la direzione dell’emozione che avevamo buttato fuori o semplicemente quanto abbiamo escluso da tempo.
“Mi sento maltrattato da XY, mentre sono solo gentile con lui”, diventa la certezza che sto facendomi del male e non solo, ma che in realtà sono io a desiderare di ferire XY: essere coscienti della propria collera ossia l’opposto della mia presunta benevolenza verso XY! Non è solo il fatto di volersi pizzicare da soli, ma è il desiderio camuffato di voler del male ad altri(per ragioni da scoprire)
“Il mondo mi rifiuta, ho paura” diventa “io sto bene da solo” , “la mamma ha bisogno di me” significa “io ho bisogno di lei” –“mi criticano sempre” diventa “sono interessato e osservo con chiarezza la gente” ecc. si tratta quindi prima di tutto di ridiventare responsabili della proiezione e poi di rovesciarla e l’equilibrio si riassesta. Molti temono di esserne invasi, in realtà siamo solo sotto dittatura se l’”Ombra” è totalmente inconscia. È come se continuassi a pizzicarmi e mi lamentassi che ho male!
Come sempre i tratti proiettati su altri(emozioni ) saranno quelli che “vediamo “ in altri che non solo ci informano, ma soprattutto ci toccano profondamente.
Per concludere: tutto quello che amiamo o odiamo in altri sono solo proiezioni da reintegrare per diventare di nuovo completi e sereni. Il vecchio nemico diventerà il nostro migliore amico!