traduzione di estratti da conversazioni del 1990
traduzione di Isabella di Soragna
Robert: Fai questo esperimento domattina quando ti svegli, appena apri gli occhi, non badare a te come corpo. In altre parole sii solo nell’“attenzione” come t’insegna il buddismo. Osservati mentre esci dal letto, osservati mentre vai in bagno, osservati mentre ti lavi i denti. Ciò che provo a dirti è che il tuo corpo farà ogni cosa senza il tuo aiuto. È solo quando t’identifichi al corpo o come corpo che i problemi hanno inizio. Ma se non t’identifichi col corpo sarai felice. La tua Vera Natura è felicità, realmente: non per qualcosa che ti fa piacere ed è andata per il verso desiderato. Sei felice senza ragione. Non si tratta di continuare a ridere istericamente, ma di una gioia intima. Eppure il corpo continuerà a darsi da fare. Un po’ come un ventilatore elettrico, quando togli la presa, le pale continuano a girare. Se pratichi questo esperimento e non fai attenzione al corpo, togli la spina e osserverai il corpo che si occupa delle faccende. Esso lo farà finché può e per il tempo che gli è concesso, finché cade per sempre e te ne liberi. Oppure le pale smettono di girare prima che il corpo crolli e sarai totalmente immerso nel Sé. Allora sarà tutt’un’altra storia. Diventa difficile da spiegare, perché non sei più il corpo, eppure il corpo appare alla gente che lo osserva. Sembra reale, ma sarai nell’assoluta certezza che non c’è nessuno a casa. Non c’è mente né agente. La gente ti dirà: ”Ma ti vedo parlare, pensare, agire, vedo il tuo corpo!” Allora darai loro l’esempio del ventilatore: togli la spina ma le pale continuano a girare. Il corpo deve continuare a funzionare. Sei entrato nel quarto stato di coscienza aldilà della veglia, del sogno e del sonno: la coscienza si è allargata. Non aver paura di perdere qualcosa se entri in quello stato. Alcuni dicono: ” Ma ho famiglia!” e pensano: ” Perderò interesse verso la famiglia, il lavoro, i figli.” No, non è così. Il tuo corpo sarà lo stesso di prima, riguardo alle apparenze. Farai un miglior lavoro, anzi! Sarai più amorevole e gentile. Avrai più compassione per il corpo anche, ma realizzerai: ”Sono il Sé ” o “ l’Io-sono è il Sé.” Io sono Quello che sono. Sarà chiarissimo e semplificherà la tua vita. Non troverai da criticare, né da reagire, sarai solo te stesso e felice come mai. Ma di nuovo, non devi rinunciare a nulla. Non c’è nulla da perdere. Alcuni dicono che sarai disgustato dal mondo e diventerai un eremita. Non è vero. Per essere disgustato dal mondo devi essere “qualcuno” che ne è disgustato. E se non c’è nessuno, non si può essere disgustato da qualcosa. Chiunque venga da te e ti dica: “ Sono illuminato e odio il mondo, non ho nulla a che fare con la gente, vivrò da solo ora!” – sorridi e realizzi che stanno peggio di prima perché rimane un IO personale: “IO devo star da solo, IO devo abbandonare il mondo e vivere su una montagna”! Un essere realizzato può stare ovunque. Non importa dove vive. Può essere al mercato ed essere felice come in un ashram, non fa alcuna differenza. Può essere in Iraq sotto le bombe, non ha importanza per lui. Vi sono bombardamenti, va bene, non ci sono, va bene. Non ci sono preferenze. Tutto va bene e si compie come deve. La domanda allora è: ”Perché devo sopportare tutte queste difficoltà per realizzarmi? La domanda è fatta da un ignorante. Ricorda che la tua Vera Natura è Luce e Beatitudine, non devi sforzarti per la Realizzazione. Devi solo liberarti di ciò che ti dice che non lo sei. Qualcuno te lo ha detto (o è stata una lettura o una sadhana) che essere libero significa la fine del sogno di maya. Hai visto cos’è maya, è un’illusione e vuoi farla cessare. Allora metti in primo piano la pratica nella tua vita: qualunque cosa metti al primo posto nella vita è quello che otterrai. Pensa a ciò che è importante per te ed è la vita che hai scelto. Ma se vuoi la libertà e il risveglio, dovrai negare tutto ciò che ha a che fare con l’IO personale, ma MENTALMENTE. Tutto inizia dalla mente. Cominci a chiederti o cercare l’IO, dove va ogni notte quando dormi. Dove va l’IO? Da dove viene? Nell’istante in cui ti svegli non c’è un IO, ma quando sei ben sveglio, tutti i problemi, le preoccupazioni e le faccende mondane sorgono in te. L’IO si sveglia: IO sento questo, IO sento quello. Dov’era l’Io PRIMA di tutto questo? e PRIMA di essere sveglio? Al momento in cui ti addormenti è la stessa cosa: non appena ti sei addormentato l’IO ti abbandona. Dov’è andato? Sei in un buon sonno profondo senza IO. Riflettendo su questo IO significa una profonda meditazione. Chi ha bisogno di queste cose mondane? Chi è addolorato quando scompaiono? E chi è felice se le ottiene? OSSERVA i tuoi attaccamenti: sii consapevole di chi sei veramente, di ciò che ti turba di più, ti infastidisce, ti fa arrabbiare e perdere il controllo. OSSERVATI. Realizza che ciò che capita all’Io non lo sei! Tu non sei l’IO!! Sii Consapevolezza, Pura Beatitudine, Realtà Assoluta: è la tua Vera Natura, Quello che sei. Non sei l’IO: e la strada per trovare la tua Natura Reale è di inseguire l’IO Personale fino alla sua Sorgente. La Sorgente da cui proviene l’IO e dove sparisce. Questa pratica è pura meditazione e sarai libero.
R.: C’era una festa di compleanno in casa mia con una ventina di persone. Ero seduto e guardavo: c’era rumore, musica, danze, ma mi sentivo in pace sempre. Non importa né quello che si sente o quello che si vede fare. Non dico:” Non sopporto questo rumore, devo andarmene e starmene da solo.” Sono in pace ovunque e quelli che pensano che devono andarsene via da qualche posto o da certa gente perché li fanno impazzire, queste sono invece benedizioni camuffate! Ti fanno vedere che non sei in pace con te stesso. Pensi davvero che se vai in un monastero o in un ashram o in una grotta sarai in pace? Se non puoi nemmeno stare in pace durante una festa? Lo vedi? Ovunque tu vada ti porti con te. E se non sei in pace dove ti capita di essere, se vai in una grotta diventi matto. La tua mente ti farà “uscire di mente”(ride) e questo va bene! Il mondo è il tuo laboratorio, la tua pratica. Non cercar di fuggire dal mondo, non cercar di cambiare le cose, ma osservati, osserva le cose che ti infastidiscono, come parli sempre o come reagisci a ciò che ti dicono. Come reagisci ad uno spettacolo alla tv o a qualcuno che ti fa arrabbiare. (queste sono le ‘prove’ se ‘credi’ di essere qualcuno o no) Conosco un tale che per sfuggire ai propri pensieri, accende la TV appena sveglio e la spegne a mezzanotte: non riesce a stare senza qualcuno che parli accanto a lui, se no la mente lo agita. Se spegne la TV – che lo controlla – si arrovella per quel che potrebbe fare dopo: vado al bowling a o al cinema? Da soli costoro si sentono invasi dai pensieri. Esàminati a fondo per vedere chi sei veramente. Realizzerai che non sei l’agente e sarai in pace. Non hai scelto tu di nascere da certi genitori ricchi o poveri, atei o spirituali, o agnostici, in un certo paese e in un’epoca precisa. Se sei fortunato inizierai a chiederti all’età della ragione: “Come sono finito qui? Che cosa ci faccio? A che scopo?” investigando sinceramente, la verità ti sarà rivelata e capirai che tutto è già prestabilito.
Anche se appaio come corpo o appare che faccia qualcosa, in realtà non faccio nulla e non sono il corpo. Allora se non sei il corpo e non fai nulla chi fa il lavoro? E la risposta è: nessuno! Nessuno è mai nato, nessuno ha mai vissuto e nessuno sparirà. E tu sei quel nessuno.