Quando di notte svanisco nel sonno profondo, di cui non ricordo nulla, potrei essere viva o morta. Poi appare il sogno con le sue figure e situazioni che considero reali, tangibili e quando mi sveglio la mattina, è lo stesso: tutto quel che mi appare – dopo aver percepito per un istante un’assenza totale – mi sembra reale e tangibile. Allora provo a ‘’verificare’’ che cos’è questo senso di esistere, grazie al quale, quando le sensazioni si mettono in moto durante le giornate, si apre lo scenario del mondo che mi circonda come un immenso pallone trasparente, popolato da immagini in movimento. A volte è un quadro idilliaco,
Nisargadatta Maharaj
(frasi scelte che provengono e dirigono all’Assoluto sat-guru)
traduzione di Isabella di Soragna
Da “Liberi dall’immaginazione”
Questo prurito che si manifesta, la coscienza ‘’io-sono’’, è Brahman. Quando il prurito se ne va, ciò che si mantiene è Parabrahman.
Qui parla il Parabrahman al “confuso” Brahman. La confusione è data dall’identità limitata al corpo.
Quando potrai dire davvero: ”Non so”, ecco il Supremo, il Parabrahman che non sa di essere.
La tua coscienza odierna è solo una notizia: è arrivato un telegramma che dice”tu sei”.
di Isabella di Soragna
Wu può essere tradotto come non avere; wei con azione: non significa ozio, ma agire senza intenzione
Zhuangzi sogna una farfalla o è una farfalla che sogna di Zhuangzi
La filosofia, abbinata alla pratica (medicina e vita), che soggiace a tutto il sistema di pensiero cinese da secoli, è basata sulla risonanza e l’a-causalità dei fenomeni, sulla spontaneità e la parvenza di una volontà propria, legata al concetto di ‘’io’’. In esso è importante il termine di ‘’Vacuità’’ non in senso di abisso pericoloso, ma di origine e sottofondo costante dell’apparente dualità della vita. È riassunto nel famoso sutra buddista:” il vuoto è la forma, la forma è il vuoto” o anche “esistenza e non-esistenza sono interdipendenti”.
(ed. Les deux – océans)
di Shri Siddharameshwar Maharaj (maestro di Nisargadatta Maharaj)
di Isabella di Soragna
L’importanza della conoscenza di sé.
Relativamente facile è abbandonare qualunque fierezza dei propri difetti: nessuno ama ammettere i propri sbagli, ma colui che ha nutrito migliaia di persone, che ha visitato i luoghi santi, creato abitazioni per i pellegrini e pregato dio milioni di volte, è preso da un orgoglio così profondo che gli è quasi impossibile rinunciarvi. Se si pente, il peccatore trova presto il suo maestro, ma chi ha compiuto atti meritori è ricoperto da tanti elogi che perde il cammino verso il vero maestro. Un ladro è incatenato da catene di ferro, il re da catene d’oro, ma non è forse anch’egli prigioniero? L’uomo incatenato da catene di
il video sottotitolato
traduzione del video di Isabella di Soragna
Vai a video:
PERLE DI SAGGEZZA DI NISARGADATTA MAHARAJ
Perle di saggezza di Nisargadatta Maharaj – un viaggio visuale.
Il guru è il tuo stesso Sé.
(Nisargadatta saluta con la mano alzata….)Io ti do la conoscenza della mia Vera Natura: ascoltala come fosse la tua.
La vera conoscenza non può essere trasmessa da qualcun altro, arriva immediatamente.
LA TUA VERA NATURA È COLUI CHE ASCOLTA. La tua vera natura è prima di ogni descrizione: non può essere afferrata con la mente eppure esiste. È la SORGENTE DI TUTTE LE COSE.
dialoghi di Nisargadatta Maharaj
traduzione di Isabella di Soragna
Qualche frase tratta dagli appunti presi da Mark West di alcuni dialoghi di Nisargadatta Maharaj nel periodo dal luglio 1976 al maggio 1977 – edizione francese – L’originel
Nisargadatta: Lasciate che gli altri aiutino il mondo, costruire grandi Ashrams e avere discepoli. Per me tutte queste attività fanno parte della vanità e dell’illusione. Poiché non ho bisogno di nulla e sono